Eros Alejandro Vitale – Abbandonare
Non me ne faccio niente delle persone che si ricordano di me solo quando fa comodo e, ribadisco, meglio perdere che trovare.
Non me ne faccio niente delle persone che si ricordano di me solo quando fa comodo e, ribadisco, meglio perdere che trovare.
Ora vado…ma non ti lascerò maiSarò sempre accanto a te:seduta all’ombradei rimpianti tuoiCiò che fu…
Voi andate via, io mi resto accanto.
Non puoi fuggire da te stesso, è l’unica persona che non puoi abbandonare.
Ci sono momenti in cui il silenzio parla più delle parolesu quella soglia di indefinibile tristezzache imprigiona la mente dentro un ostinato mutismoallora taci la mia bocca con uno sguardoammutolisci i ricordi con l’indifferenza.
A volte mi domando veramente con quale coraggio si possa abbandonare un cagnolino che ti…
Forse avrei dovuto buttarmi sulla Palmiro Togliatti e far vedere a tutti quanto era grande il sentimento per te. Ti sarebbe piaciuto, vero?Canzone delle vanità, niente ci resta, ma almeno avresti avuto una dedizione d’amore assoluta.Come mio nonno, che non può camminare e chiama mia nonna dal letto e grida: – Giuditta! Giuditta!E nonna corre come questo treno che sfreccia vicino all’acquedotto romano in rovina. Quello è amore: la follia di una dedizione totale che ti fa superare tutto, anche le tue difficoltà fisiche. Spesso, quando ti giravi nel letto accanto a me, ho pensato che volessi la stessa cosa, ma ho proiettato su di te un desiderio soltanto mio.Avrei dovuto urlare, mettermi a buttare le tue cose dal balcone, il rasoio, il pigiama, e magari colpire qualcuno che guardava le vetrine di quei sei negozi che stanno lì sotto, forse anche rompere i vetri della finestra, macchiarmi le mani di sangue, sfigurarmi il volto. Invece ti ho semplicemente detto: – Va bene. Ciao.