Francesca Zangrandi – Abbandonare
Dovrebbero insegnarci un modo per riuscire a dirci addio.
Dovrebbero insegnarci un modo per riuscire a dirci addio.
Il mio tacere non è perché non abbia niente da dire, o perché quello che vedo mi sta bene, il mio tacere è: ho capito chi sei e non vali nemmeno la mia attenzione.
E poi per un istante la verità ti si fa d’avanti agli occhi, è il terrore nella testa, l’angoscia ti pervade, vuoi ritornare nelle tue tenere illusioni ma ormai è tardi. È come essere buttati nudi sotto la pioggia, dopo il tenero torpore di vane finzioni. Consapevoli, che nessuno questa volta ti porgerà un ombrello, ti offrirà un riparo. Soli. Abbandonati.
Provo come una sensazione di abbandono: abbandono al lento scorrere della vita, alle sensazioni, alle piccole manie della gente. Come se nulla più importasse o fosse rilevante, mi trascino da una parte all’altra della città. Eppure ci deve essere qualcosa che importa veramente, in fondo, che ci fa galleggiare nella consapevolezza che qualcosa di importante, nella nostra vita, lo abbiamo realizzato e che, in fondo, siamo solo in un momento di stallo, in attesa che le acque ci smuovano.
Soltanto quando smetti di guardarti intorno sei pronto a spiccare il volo.
Non mi piace questa vita, se non posso cambiarla allora voglio cambiare pianeta.
Voglio arrivare anche io a 50 anni e vedere nei miei occhi la convinzione e la certezza che il vero amore esiste.