Victor Hugo – Abbandonare
I professori detestabili come sono, fanno, non solo a loro insaputa, ma anche assolutamente loro malgrado, eccellenti discepoli.
I professori detestabili come sono, fanno, non solo a loro insaputa, ma anche assolutamente loro malgrado, eccellenti discepoli.
Come una stella cometa lassù nel cielo scuro, come un delfino che va tra le onde. Io ti osservo da qui da quest’isola deserta, ripensando a cos’era la mia vita laggiù in Italia. Come un tronco in balia del mare che torna sempre sulla spiaggia, come un uccello migratore anch’io tornerò.
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell’abisso…
Ma se vuoi andartene, puoi farlo, Io mi ricorderò di te. Io ricordo tutti quelli…
Un principe non è nulla in confronto a un principio.
Meglio non credere a chi ritorna. Chi se ne è andato la prima volta lo fa perché ce l’ha inscritto nel dna, è uno stile di vita; se ne andrà la seconda, terza, quarta volta, a seconda di quante possibilità gli diamo e rischiamo così di consumare la nostra vita oscillando perennemente in un’altalena a provare vertigini!
Non mi allontani più da me stessa, hai posto colla dove furono lacerazioni. Vivi nel passato e muori ogni giorno nel presente, nel futuro spero non esisterai più.