Alberto Luongo – Abbandonare
Le donne ti chiedono di diventare un principe azzurro e di trattarle come principesse, ma dopo poco, una volta diventata principessa ti trattano come un servo senza ricordarsi quello che realmente eri.
Le donne ti chiedono di diventare un principe azzurro e di trattarle come principesse, ma dopo poco, una volta diventata principessa ti trattano come un servo senza ricordarsi quello che realmente eri.
Viene dalle finestre socchiuse, tutta questa luce, viene a osservare la mia veglia che non ha più forze per chiudere gli occhi.Da quando ho cercato di mettere il bavaglio a questa cosa che mi dice dentro che non ti ho eliminato dal mio vivere, o dall’apparenza di ciò che vuol dire, non riesco più a lasciarmi vincere dal sonno… e dalla stanchezza, e la notte non ha più motivo di essere. Tu eri nella notte, dai contorni ora decisi e ora sfuggenti, tu eri dentro la mia notte. E io ho voluto il sole, la luce, ho voluto poter fare a meno della tua dolce lunga passeggiata nel mio inconscio.
Credi sia facile inchiodarmi l’anima? Sei solo una pietra lanciata nel vuoto, la tua vita è un terreno arido che non bagnerò con le mie lacrime. Sulla soglia di casa mia vedo un biglietto posato a terra; lo raccolgo, lo leggo, c’è scritto: “restare o partire”. Trovo l’infinito nell’attesa, chiudo la porta, apro la valigia, il mio viaggio continua.
Non pensare, non credere, che ti abbia lasciato non si lascia chi nel cuore è…
Facevo le pulizie d’autunno (ci sono le pulizie d’autunno?). Comunque ho deciso di buttare via un po’ di vecchi cari scheletri che ingombravano l’armadio. Se non per altro, mi serviva posto per i cappotti invernali.
Sarebbe normalità restare se non fossimo costretti a scappare prima che qualcuno ci lasci soli ad aspettare.
Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell’uomo più ricco della terra.