Megan Gandy – Abitudine
Ho smesso di aspettare i treni quando ho capito che il treno sono io. Chi vuole viaggiare con me troverà sempre posto, chi non vuole che resti pure in stazione.
Ho smesso di aspettare i treni quando ho capito che il treno sono io. Chi vuole viaggiare con me troverà sempre posto, chi non vuole che resti pure in stazione.
Se l’abitudine diventa rassegnazione, metterà le sue radici.
Ti amo. E questo è solo colpa tua.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.
Quando sono a casa chiudo sempre le tende completamente, non le apro mai. Non tengo nemmeno un diario, ho paura di poterlo perdere e che qualcuno lo faccia finire su internet.
Amo l’ordine perché il disordine mi ruba spazio.
Alcuni riescono benissimo a fare a meno di noi, ma noi, non riusciamo a fare a meno di loro.