Francesco Saudino – Abitudine
A volte mi piace estraniarmi, stare lì zitto ad osservare gli altri. Non sono di poche parole, e avrei molte cose da dire, ma così, osservando gli altri, riesco a capire tanto dei limiti del cervello umano…
A volte mi piace estraniarmi, stare lì zitto ad osservare gli altri. Non sono di poche parole, e avrei molte cose da dire, ma così, osservando gli altri, riesco a capire tanto dei limiti del cervello umano…
Nasciamo sognatori, alla ricerca di qualcuno nato per essere il nostro sogno.
Volevo fossi il libro più bello che abbia mai letto, ma oltre la copertina non c’era più niente di bello.
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
C’è di buono che entrambi guardiamo nella stessa direzione. Io guardo lei, lei pure.
L’abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
Ogni volta che sto male, penso a quando sto peggio, e mi sento meglio.