Aleksandr Puskin – Abitudine
Della felicità buon surrogato l’abitudine il cielo ha donato.
Della felicità buon surrogato l’abitudine il cielo ha donato.
Prendere un’abitudine è cominciare a cessar di essere.
La vita è una sfida, non una continua rincorsa. C’è chi perde tempo ad aspettare un Eldorado brulicante di felicità inespresse, di sogni irraggiungibili e si perde il piacere di un presente carico di spontanea meraviglia, di gesti. Perde tempo per l’amore e non ama. Ma non amando, non ama se stesso. Le parole si perdono. Si perde il loro significato. Si perde tempo. E nel perderlo, rinunciamo a qualcosa di noi che rischia di morire così, alle volte, semplicemente sul nascere. Per paura, certo. Una fottuta paura di perdere. Ma non tentare per paura di perdere, equivale a non vivere. Ci si dimentica così di vivere, e si vegeta. Buttati, ti dico.
Indubbiamente, l’assuefazione logora ogni cosa.
Non datemi né onori né ricchezze ma datemi certezze, senza trucco senza inganno che assicurino il domani a quelli che verranno.
Qualcosa che manca. Qualcosa che manca è il pezzo mancante, è un vuoto in mezzo…
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.