Giulia Carcasi – Acqua
Essere pioggia non è facile. Devi concederti solo alle terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi.
Essere pioggia non è facile. Devi concederti solo alle terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi.
Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti… Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti è servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio…
L’acqua è il simbolo della vita e la vita nasce dall’amore che, come l’acqua, abbraccia senza stringere.
Il mare restituisce ciò che non gli appartiene e l’uomo raccoglie sempre ciò che ha…
Perchè, a volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via… Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro l’altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio. Ed è una gran conquista.
Quanto vorrei baciarla… adesso. Mi avvicino e lo faccio. Un bacio nascosto, perché io non riesco a vederla in tutto questo buio. Vedo solo i suoi occhi e il suo sorriso di ceramica.
Quando si ha vicino il pozzo, è inutile cercare acqua nelle nuvole.