Maria Caterina Vicino – Abbandonare
Mi abbandono ai sogni ad occhi aperti, quando ho brutti momenti…
Mi abbandono ai sogni ad occhi aperti, quando ho brutti momenti…
È divertente osservare come, a seconda della convenienza o meno, certe manifestazioni di disgusto vengono scambiate per manifestazioni di elogio e amore o amor perduto. Non si può far cancellare la memoria da macellai pazzi e poi pretendere un’altra volta nella storia, di ottenere i risultati sperati. Ci sarà sempre quell’incomodo, quella spina nel fianco, quel dolore soffocato, nelle pieghe del regno ora eterno, che ogni tanto scuoterà menti e coscienze, sulla via della vita. Non è amore, non è odio, è qualcosa che segue una Legge a parte, è qualcosa che purtroppo non si impara, si vive e basta o si muore e basta, i messaggi subliminali del rifiuto (buttalo via, ma è da non sottovalutare) sono manifestazioni di schifo e non di amore o amor perduto. Se si vuole cancellare un ricordo, non vale il principio dell’osmosi psichica per cui cerchi di far tabula rasa all’altro, a cui non interessi, per dimenticare tu, peggiori solo la situazione e ne crei molte altre di riflesso che possono diventare ingestibili.
Forse non ho trovato il modo di dirtiche faccio sogni stupendi pensando a temi fai volare come un frisbee…Se sono quello che sono lo devo a tema so che tu sei me ed io son tesono questo grazie a telasciarti, lo sailasciarti una canzoneper dimostrarti che non ti lascerò mai…Non sono abbracci affettuose paroleci sono mille modi il mondo non è fatto di un solo colore…Avrò cura di te, starò sempre con te, vicino a tenon devi avere più pauradi cambiare quello che hai saputo darminon basterebbe riempirmi di debiti per sdebitarmi…Farei tutto per te lo saiche certe volte penso troppo spesso ai miei fottuti guai,ma spero che la mente ti si apra di piùperché il mio cuore possa illuminarti sempre di più…Ormai è da tempo che non ci sei piùresto da solo ma da solo posso farcelapuoi farcela anche tunel mio cuore rimane quello che è stato belloil brutto se ne va all’infernopassa l’inverno passa il freddoio non ascolto chi mi sta intornoe ciò che voglio lo voglio dentroal profondo del mio mondoforse troppo diversi troppo ugualista di fatto che se sei lontana i miei ricordi restano i più cari…Ogni tanto tiro pugni a un muropurtroppo è un muro che è invisibile espurio e non me ne curoe allo scuro picchio la testa e mi sveglioguardo con occhi diversi il passato e penso che così sia stato megliolascia perdere orgoglio e rancore lasciati trasportaredall’aria di nuovi germogli l’amorementre per la tua vita prenderà il volo l’amoreche mi hai dato lo conserverò come un tesoro…Domani, domaninel mio cuore rimarrà quello che è stato bellonon avrò più freddo non passerò più notti sveglio…Domani domanipasserà l’inverno passerà anche il tempoma nessuno ti cancellerà ….
Viene dalle finestre socchiuse, tutta questa luce, viene a osservare la mia veglia che non…
E finirono per non parlarsi più, così, smettendo di guardarsi negli occhi.
Vigliacco. Chi, nell’emergenza del pericolo, pensa con le propie gambe.
Sapeva che se ne sarebbe andata, perché nei suoi occhi c’era solo il cielo.