Roberto D’Agostino – Cielo
C’era una stella che aveva paura della luce perché le portava sempre via la notte.
C’era una stella che aveva paura della luce perché le portava sempre via la notte.
La notte è il rifugio lontano dal mondo dove dar vita alle tue idee.
In realtà io non credo a niente; tranne a quel che vedo!
Guardando le stelle lassù pensavo: “Che invidia devono avere… Quando la stella che brilla di…
La notte se ne va, insieme al sole e all’aldilà.
All’infinito appartiene anche il nostro mondo, perché in una notte di San Lorenzo cadrà in mille pezzi e svanirà nell’infinito.Nell’infinito compreso anche l’incomprensibile, l’infinito è la misura dell’eternità.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.