Michelangelo Da Pisa – Cielo
Come può esistere la diversità quando negli occhi si riflette la stessa porzione di cielo?
Come può esistere la diversità quando negli occhi si riflette la stessa porzione di cielo?
Mi consola, nello scrutare il cielo notturno, la probabilità che stia inebriando il mio sguardo della luce di una stella che ha cessato la propria esistenza, mi consola l’idea di non essere il solo in questo universo a brillare di sorrisi in una vita ormai spenta.
Chi tenta di limitare il tuo fare, probabilmente è incapace di imitare il tuo essere.
Quanti volti ha un tramonto!? Infiniti!
Si può sbagliare in mille modi, ma con lei lo facevo nel modo giusto.
Il Cielo! Coperchio nero della grande marmitta dove bolle l’impercettibile e vasta Umanità.
Quelle stelle al cielo incollate, in quelle notti d’estate non erano poste dal caso per mostrare, più chiara la strada ma per illuminare la nostra smisurata, pochezza sotto l’immensa bellezza di quel cielo, discosto infinito, oscurato da miliardi di stelle solcato.