David Frawley – Cielo
L’universo diventa un arazzo di pensiero nel quale giocare e non una rete di desideri nella quale rimanere intrappolati.
L’universo diventa un arazzo di pensiero nel quale giocare e non una rete di desideri nella quale rimanere intrappolati.
Non deve pretendere da me la salvezza dalle Sue azioni: la natura sarebbe imprecisa. Deve…
Che me ne faccio di una stella se ho il cielo rotto.
Se penso a dove si può arrivare insieme per amore il cielo è un limite.
Come ogni giorno, scende lentamente il tramonto all’orizzonte, con il suo tiepido sole a scaldare…
Non si discute con gli irragionevoli e disposti a tutto, i figli di Dio. Appartengono a Dio, alla malvagità senza nome. Il bene non discute con il male, perché tutte le verità già si conoscono, esistono già nelle persone, perino nelle cose inanimate. Semmai è Dio che deve trovare in sé il coraggio, l’imparzialità e la divinità necessarie per uscire dal casino dove adesso si trova a causa della maledizione che ha scagliato, per possedere, per soddisfare l’invidia del figlio Cristo. Per costruire l’infinito, dando a questo universo uno spirito che non può reggere, abbattendo la Torre di Babele di oggi, ossia qualcuno che custodiva in sé verità che potevano mettere in discussione la sua giustizia. Questa torre non aveva più di lui, ma era matematicamente e obiettivamente, senza vanità, di più. Dio deve sempre togliere agli altri lo spirito che lui e i suoi non hanno, e costruire lo splendore del suo universo. Salvare dalla vanità è la maschera degli dèi, degli angeli, i maghi del tempo. Il Padre, il serpente, avrebbe potuto salvarsi da questo infinito scandaloso, limitato, dimostrare di essere, anche andando contro di loro, contro il suo sangue e le ombre, contro la parte peggiore di Lui che lo specchio dell’anima gli rimanda. Ma ovviamente non può farlo, e non può pretendere che lo faccia qualcun altro al suo posto. Ogni essere vivente, incluso l’Onnipotente, deve affrontare, prima o poi, i demoni peggiori in assoluto, i propri.
Il sole non si dà pena di sciogliersi dietro il confine all’orizzonte e così la luna si insinua lentamente, osserva il panorama e decide di iniziare il suo percorso sul firmamento portando con se un inebriante mistero.