Francesca Berretta – Abbandonare
Era l’uomo giusto, era l’amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per questo non l’ho mai avuto.
Era l’uomo giusto, era l’amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per questo non l’ho mai avuto.
Quando si esaurisce la passione finisce tutto, e inevitabilmente se ne viene fuori con le ossa rotte.
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.
Non mi piace questa vita, se non posso cambiarla allora voglio cambiare pianeta.
E se ti diranno di dimenticare il passato, bè non farlo mai! Dimenticheresti parte della tua vita, ciò che sei, che sei stato e che continuerai ad essere per sempre, ma sopratutto di tutti gli errori ed esperienze che contribuiranno a non farti più sbagliare nel futuro!
Avevamo ancora tanto da dire. Tante frasi ripetute mille volte, tanti “aspetta” e “mi dispiace” forse troppo consumati. Tante parole che ci avrebbero ucciso o fatto rialzare. Ma nessuno dei due parlò. Ci fissammo negli occhi, senza dire una parola entrambi capimmo che per dire addio non servivano frasi, erano bastati i silenzi che nessuno aveva cercato di rompere, per tutto quel tempo. Nessuno voleva parlare perché quell’unica parola, quelle 5 lettere ci avrebbero distrutti. Feci un respiro profondo, lo guardai ancora più nel profondo, oltre i suoi occhi verdi. “Addio”, e me ne andai.
Ho visto i tuoi occhi e mi sono innamorato: erano limpidi come l’acqua,li ho visti lanciare fulmini in silenzio e mi sono pentitoli ho visti pieni di tristezza e ti ho lasciatorisolatteblu.
Un giorno mi disse: “non ti dimenticherò mai, sei diversa dalle altre” poi silenziosamente se ne andò, forse perché lui era come tutti gli altri.
Non ho bisogno di nessuno. Anzi, ho solo bisogno di me stesso.
Gettata come uno straccio vecchio,calpestata nel profondo dell’anima,abbandonata come se non fossimo mai stati.Ti guardi mai allo specchio?
Non posso cambiare la situazione, posso solo cambiare il modo in cui decido di affrontarla. Io la sto affrontando nel modo più sbagliato che possa esserci, dandoti confidenza inutilmente. E tu ricambi solo con bugie su bugie, fingendoti interessato di qualcosa che in realtà non nutre il tuo interesse, cosicché ti senta gratificato e soddisfatto nel vedere che farei di tutto. Ho visto la fine prima che iniziassimo, hai visto che io ero cieca e tu sapevi già di aver vinto. Amici o amanti? Conoscenti.
Ogni fine presuppone un inizio. Di conseguenza, questo è solo vuoto.
Chi ti vuole diverso, non ti vuole affatto.
Io non so che danni o delusioni ti ha dato la vita ma non capisco perché queste ricadono su di noi. Ti ho persa? No, non ti perderò in realtà ma non potrò più avere la mia nonna amorosa. Sento la rabbia. Essa governa molte cose, e nasconde la più importante, la chiave per la libertà, il dolore. Non cedo ai ricatti, io quest’anno ho scelto l’amore vero e lotterò per averlo o per difendermi. Io quest’anno ho fatto le mie scelte. E tu nonna? Puoi amarmi veramente?
Fare l’amore con te è semplicemente divino, le tue espressioni col punto interrogativo, mentre inaspettatamente esco da dentro di te, non lo sopporti, ma poi ti rendi conto “dopo” che oltre la sofferenza di quell’istante c’è la passione pura.
L’abbandono più grande è quello verso se stessi.
Il valore delle persone lo senti solamente quando non ci sono più accanto a te.