Rossella Porro – Abbandonare
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.
Sapeva che se ne sarebbe andata, perché nei suoi occhi c’era solo il cielo.
Abbandona i cattivi pensieri e rivesti di gioia.
Puntuale arrivò la pioggia, buia e cupa, fredda come doccia gelata…l’avevo attesa… sapevo che sarebbe arrivata, immobile me ne stavo con un nodo alla gola che mi strozzava, ma non affogava… perché l’acqua affoga se ci si immerge.
L’abbandono? Il gesto più grave, l’atto più imperdonabile, l’azione che lacera il cuore e lascia…
Se porti nel tuo cuore la leggerezza di un bambino, e nella tua mente eserciti la pace del sé… Tutto ciò che ti tocca non ti recherà danni.
Le cose non si mantengono e com’il ferro trae la sua ruggine, come la luce non dura tutt’il giorno tanto meno le persone, che non son nostre.