Chiara Libero – Abitudine
Chi viene colpito dalla maldicenza, non trova nessun aiuto per difendersi… e poi si parla tanto di giustizia e rispetto. Che desolazione!
Chi viene colpito dalla maldicenza, non trova nessun aiuto per difendersi… e poi si parla tanto di giustizia e rispetto. Che desolazione!
Mordila la vita, mordila prima che l’abitudine ne uccida il senso.
Che senso ha poi stare con qualcuno che non vuoi? C’è forse una ragione precisa e si chiama “abitudine”, perché quando ti abitui a qualcosa è difficile pensarci senza.
Non è facile porsi agli altri come realmente siamo.
Solo perché scrivi citazioni e ti diletti a scrivere frasi non vuol dire che tu sia un poeta. Come quando dici di essere diverso: questo non vuol dire che tu lo sia.
Siamo diventati cosi abitudinari nel vomitare parole prive di valore, luce e profondità. Imparare a tacere è la vera sapienza.
Ricordati una cosa le persone che potrebbero salvarti sono le stesse che ti fanno morire.
Ci possono essere mille ragioni per non fare una cosa, ma talvolta una semplice mancanza di volontà, per fare quella cosa, è più forte di mille ragioni.
Serpeggia intermittente quella cosa che ti manca, ma non sai cosa!
Esco spesso di sera per essere partecipe alla vita. Lo faccio spesso, per sentirmi parte di questo mondo. Anche il sole mi fa compagnia.
La famiglia e le “buone abitudini” in generale sono come un velo dietro cui ripararsi per vivere sicuri, ma non necessariamente felici.
Le persone sono sempre uguali. O, per meglio dire, è difficile che cambino radicalmente. Chi è subdolo continua a mentire e a prendere in giro, mentre chi è fesso continua a crederci.
Lasciali parlare dicevano, lasciali parlare: senza l’esperienza dei tormenti ci sarà poco da fare. Tu lasciali parlare.
Puoi trasformare il male in bene, basta volerlo.
Una prigione sembra che poco per volta diventi una stanza amica, ma in realtà è l’arrendevolezza che la fa sembrare amica.
Devi solo invertire gli estremi, ma sei nella direzione giusta.
Avete presente quella bellissima sensazione di appagamento? Beati voi. Io ce l’ho assente. Anzi, assentissima!