Ade Becci – Silenzio
Amo il silenzio perché non pone domande e non esige risposte. Compagno fedele dei miei viaggi mentali.
Amo il silenzio perché non pone domande e non esige risposte. Compagno fedele dei miei viaggi mentali.
L’invidia genera individui pericolosi.
Il silenzio è bellezza e pace solo se è frutto di una libera scelta e se non viene “usato” per punire e per punirsi. A volte serve per medicare le ferite del cuore, ma deve avere un tempo limitato.
Il silenzio è il rumore dove tutto passa in secondo piano dove si perdono i confini di qualunque tipo. Rimangono gli occhi impauriti ad ascoltare o gli occhi meravigliati del vivere che ti prende dentro e ti trasporta fuori dai pensieri come in una giostra persa dentro un mondo dove gli adulti ritornano bambini. Il silenzio è il migliore amico ma anche il peggiore nemico di un qualcosa che è profondo come un chiodo ben ficcato nella carne che tu senti come amico o lo temi perché nemico. Ma il silenzio è come il resto delle cose.
Il miglior compagno della solitudine è il silenzio, e se lo sai ascoltare allora tutto cambia.
Il silenzio a volte è sinonimo di stanchezza, stanco di spiegare le cose a persone che non capiscono e non capiranno, mai.
Ricordo un tempo quando il silenzio non era solo silenzio e nel mio orto crescevano piccole fragoline dal sapore dolce, intenso, poi il gelo così che anche i fiorellini bianchi dal cuore giallo, che solitamente le precedevano, non hanno più avuto luce. Il mio orto non è più lo stesso, fiducioso, di tanto in tanto, volgo lo sguardo ma nulla vedo. Innaffio ma forse non è ciò che serve.