Alda Merini – Morte
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
La Morte è qui, e la Morte è là; da per tutto la Morte è all’opera; intorno a noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi è la Morte; e noi non siamo che Morte….Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo.
È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato.
Il dolore è l’unica esistenza per un cuore che già vive nella tomba.
La fine della vita è un mistero uguale a quello della nascita: chiedersi cosa c’è dopo la morte è come chiedersi cosa c’era prima.
Eppure sono in milioni che vanno al cimitero o in chiesa per mettere dei fiori e delle candele per i defunti, io invece preferisco offrili ai vivi come simbolo di speranza, vita e calore. Nulla contro quelli che lo fanno, e solo una questione di preferenza.
Fa meraviglia che la maggior parte degli uomini abbia tanta paura degli spettri, mentre si acconsente così facilmente a parlare con i morti in sogno.