Alda Merini – Morte
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Avrei voluto lasciare un segno, ma sto morendo. Non sono riuscito a realizzare neppure uno dei miei sogni. Dolore sordo allo stomaco per via della pallottola. Afferro un rametto e incido un solco sulla terra.
Non c’è più nulla da pagare, nemmeno l’inferno ha lasciato la mancia.
Troviamo sempre nuovi metodi per guarire, ma moriamo sempre negli stessi modi.
Voi che mi accompagnate a spallaper l’ultima passeggiatanon state a discuterne troppolasciate perdere come sono mortoil dramma vero è come sono vissutonon scambiate di male di un’ora col male di anni.
Non c’è nulla di peggio che la morte dell’anima… non è mai la fine di tutto… ma è come portarsi dentro una carogna che non smette mai di marcire…
Di uomini molto cattivi non si può nemmeno immaginare che muoiano.