Alesandro Giannoccari – Stati d’Animo
Rinasco felice… come dalle sue ceneri risorge la fenice.
Rinasco felice… come dalle sue ceneri risorge la fenice.
Ho la pessima abitudine di non stare mai dove sono. Il mio posto è sempre altrove. Sempre. Altrove è il luogo che ha i meridiani piantati nei sogni ed i paralleli, lunghi come vertigini, piantati nel cuore.
Una persona importante rimane tale anche quando non puoi più abbracciarla. Il suo ricordo non smetterà mai di essere una presenza costante nel nostro cuore.
Non può esistere solo quello che si vede, ci deve essere qualcosa di vero in ciò che crediamo sia solo frutto della nostra fantasia, c’è sicuramente qualche ubriaco tra noi, ma i più sono sani mentalmente, almeno credo.
Ero eccitato, come un neonato quando cerca di afferrare le farfalline che girano sopra il suo lettino.
Ormai sono arrivato al punto che mi sveglio al mattino e mi chiedo: ed ora? Cosa mi aspetta oggi? Quali battaglie? Ed inizio la giornata indossando l’armatura come un vecchio guerriero stanco di guerra e sangue, di dolore e lacrime, che vorrebbe solo tornare a casa in pace. E, quando arriva sera e mi stendo sfinito sul letto, mi ritrovo a pensare di avercela fatta di nuovo… nonostante tutto.
Quando fai una nuova conoscenza che gl’occhi ti sanno mostrare non aspettarti che possa il tuo cielo cambiare o rossi aquiloni innalzare ma devi solo sperare, che possa le nubi fugare, per far il sole tornare.