Alessandro Ammendola – Tristezza
Si scrive: “Ho creduto in te” e si pronuncia “Mi hai deluso”.
Si scrive: “Ho creduto in te” e si pronuncia “Mi hai deluso”.
Ciao, ciao, ciao…dimmi solo ciao, ciao…infiniti ciao, lunghi arrivederci, brevi cenni…ma ti scongiuro non dirmi mai addio.
Ti sei mai sentito fuori posto?Come se fossi il tassello mancante di un puzzle che non puoi completare.Ti sei mai rinchiuso nella tua stanza con il volume della radio altissimo, in modo che nessuno ti sentisse urlare?Hai mai annegato le preoccupazioni in un bicchiere troppo pieno, o in un pacchetto di sigarette?Io l’ho fatto…Solo per poter soffocare quella voglia di pensarti, quella maledetta voglia di amarti.Per sentirti vicino, anche se non c’eri più.
Sbagliamo ogni giorno, deludendo e ferendo persone davvero importanti per noi! Molte volte in preda a vortici di ingarbuglio mentale diciamo e facciamo cose che trafiggono e pugnalano peggio di una lama affilata. Non vogliamo farlo, ma per difende qualcosa che va oltre le nostre capacità di pensare, distruggiamo”. Dopo ci rimane solo tanta amarezza e delusioni di noi, per non aver saputo dare giusto valore nel momento adeguato a certe situazioni, dopo non si può far altro che chiedere scusa dal più profondo del cuore.
Chi si è perso non tornae chi torna non è più chi era.
La solitudine quando stai male è sale sulle ferite, quando stai bene è unguento.
Dagli archivi del dolore può nascere una biblioteca di fortezze.