Alessandro Di Pinto – Abbandonare
Chi non ha mai conosciuto la solitudine non sa cosa si è perso di se stesso.
Chi non ha mai conosciuto la solitudine non sa cosa si è perso di se stesso.
Spesso lasciamo che il cuore superi il limite nell’accogliere chi appesantisce e svilisce la nostra capacità di amare… e quando diventa così pesante anche solo il pensiero, quando non si riesce più a sentire la gioia è arrivato il momento di aprire la porta è liberarsene.
Sono tante che le persone che mi hanno abbandonato, un po’ perché Dio così ha voluto, un po’ perché hanno giocato con me. Alcune erano, e saranno, importanti e lo resteranno nonostante non ci siano più nel modo in cui vorrei ci fossero. E quando una persona diventa importante per me, la paura di perderla è tanta e forte, così da rendermi vulnerabile e sensibile.
Fermarsi una volta vuol dire fermarsi per sempre.
La notte… ascolta il silenzio delle stelle… guarda la luna con stupore… e al mattino…
Si incomincia a scrivere, quando ti accorgi che è meglio far leggere al quaderno che ricorda, che far sentire al vento che non ascolta.
Prendete tutte le gioie di un rapporto di coppia, dai sorrisi… agli orgasmi, sono tutte diluite in un certo lasso di tempo.Nell’abbandono, le rivivrete tutte insieme nel medesimo istante come dolore, un dolore insopportabile…Ciò non toglie che siano esistite infinite gioie, però si tende a ricordare con più intensità il dolore concentrato.Questa situazione non muta sino a che non si avrà il coraggio di ricominciare a provare quelle gioie poco per volta, partendo magari dal dono di un sorriso.
Spesso lasciamo che il cuore superi il limite nell’accogliere chi appesantisce e svilisce la nostra capacità di amare… e quando diventa così pesante anche solo il pensiero, quando non si riesce più a sentire la gioia è arrivato il momento di aprire la porta è liberarsene.
Sono tante che le persone che mi hanno abbandonato, un po’ perché Dio così ha voluto, un po’ perché hanno giocato con me. Alcune erano, e saranno, importanti e lo resteranno nonostante non ci siano più nel modo in cui vorrei ci fossero. E quando una persona diventa importante per me, la paura di perderla è tanta e forte, così da rendermi vulnerabile e sensibile.
Fermarsi una volta vuol dire fermarsi per sempre.
La notte… ascolta il silenzio delle stelle… guarda la luna con stupore… e al mattino…
Si incomincia a scrivere, quando ti accorgi che è meglio far leggere al quaderno che ricorda, che far sentire al vento che non ascolta.
Prendete tutte le gioie di un rapporto di coppia, dai sorrisi… agli orgasmi, sono tutte diluite in un certo lasso di tempo.Nell’abbandono, le rivivrete tutte insieme nel medesimo istante come dolore, un dolore insopportabile…Ciò non toglie che siano esistite infinite gioie, però si tende a ricordare con più intensità il dolore concentrato.Questa situazione non muta sino a che non si avrà il coraggio di ricominciare a provare quelle gioie poco per volta, partendo magari dal dono di un sorriso.
Spesso lasciamo che il cuore superi il limite nell’accogliere chi appesantisce e svilisce la nostra capacità di amare… e quando diventa così pesante anche solo il pensiero, quando non si riesce più a sentire la gioia è arrivato il momento di aprire la porta è liberarsene.
Sono tante che le persone che mi hanno abbandonato, un po’ perché Dio così ha voluto, un po’ perché hanno giocato con me. Alcune erano, e saranno, importanti e lo resteranno nonostante non ci siano più nel modo in cui vorrei ci fossero. E quando una persona diventa importante per me, la paura di perderla è tanta e forte, così da rendermi vulnerabile e sensibile.
Fermarsi una volta vuol dire fermarsi per sempre.
La notte… ascolta il silenzio delle stelle… guarda la luna con stupore… e al mattino…
Si incomincia a scrivere, quando ti accorgi che è meglio far leggere al quaderno che ricorda, che far sentire al vento che non ascolta.
Prendete tutte le gioie di un rapporto di coppia, dai sorrisi… agli orgasmi, sono tutte diluite in un certo lasso di tempo.Nell’abbandono, le rivivrete tutte insieme nel medesimo istante come dolore, un dolore insopportabile…Ciò non toglie che siano esistite infinite gioie, però si tende a ricordare con più intensità il dolore concentrato.Questa situazione non muta sino a che non si avrà il coraggio di ricominciare a provare quelle gioie poco per volta, partendo magari dal dono di un sorriso.