Alessandro Di Pinto – Filosofia
Le parole non dette, sono la condanna a subire…
Le parole non dette, sono la condanna a subire…
Parlare di ciò che non si conosce, non è mentire, è evitare di parlare di ciò che si conosce.
Ma esisteva una potente corporazione di uomini la cui ostilità a Galileo non venne mai meno: gli aristotelici delle università. L’inerzia della mente umana e la sua resistenza all’innovazione sono ampiamente dimostrate non solo, come ci si potrebbe aspettare, dalla parte della massa ignorante – che viene facilmente influenzata una volta che se ne è colpita l’immaginazione – ma presso i professionisti dotati di interessi costituiti nella tradizione e nel monopolio del sapere. L’innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche: essa mette in pericolo la loro oracolare autorità ed evoca la profonda paura che il loro completo edificio intellettuale, laboriosamente costruito, possa crollare.
Una partita non è fatta per essere vinta o persa. Una partita è fatta solo per essere giocata, fino alla fine, fino in fondo.
La cupidigia di potere porta solo alla morte… o all’immortalità, se è il potere ricercato è di natura nobile.
Mi sono chiesta tante di quelle volte “il perché” di tante cose, ma alla fine, per molte forse avrei dovuto chiedermi perché no? E rispondermi perché si!
Scrivevo forever sulle pareti del tempo.