Alessandro Liantonio – Vita
La percezione del tempo è relativa, a meno che non si stia parlando dell’ultima volta che hai fatto la doccia.
La percezione del tempo è relativa, a meno che non si stia parlando dell’ultima volta che hai fatto la doccia.
Capita che nella vita ci siano momenti in cui vorremo non essere mai nati, altri che non vorremo più esserci.Nella maggior parte dei casi, invece, abbiamo tanta paura di perderla e ci aggrappiamo ad ogni speranza, anche la più assurda per poter credere di aver ancora tanto da vivere… Questo accade sopratutto nella malattia del corpo.Invece quando è l’anima ad essere malata e sofferente l’opzione cambia, e vorremo non esserci più. Allora mi chiedo è più forte l’anima o il corpo? Ci vuole più coraggio a vivere o a morire?
Dove non arrivano le parole ci pensa il cuore a compensare la distanza che ci divide, sono un’anima senza memoria che cerca il tuo sguardo, attraverso un pensiero soffice come le nuvole, dove cullare il ricordo di un amore che potremmo salvare insieme, mi sono perso lungo la strada, ingarbugliando ogni buona intenzione che racconta un cammino molto difficile e tortuoso.
Ha nelle lacrime il suo cuor fragrante, chi della vita è amante.
Lontano dai rumori del mondo, vedremo sorgere la vera alba di libertà.
Se il nostro bene crea “la distruzione” siamo certi che sia un bene?
Quale chimera è, dunque, l’uomo?Quale novità, quale mostro, quale caos, quale soggetto di contraddizione, quale prodigio… Chi sbroglierà questo garbuglio?