Alessandro Manzoni – Paura & Coraggio
Il coraggio, uno non se lo può dare.
Il coraggio, uno non se lo può dare.
Ho il coraggio di scrivere pur sapendo che facendolo metto a nudo ogni volta un pezzo della mia anima.Ho il coraggio di essere me stessa in mezzo a persone che non vogliono vedere il vero volto delle persone ma solo maschere. Ho il coraggio di alzarmi ogni mattina sapendo che mi attendono nuove lotte. Ho il coraggio di chiedere scusa ai miei figli quando sbaglio con loro. Ho il coraggio di camminare a testa alta e guardare chimi parla dritto negli occhi, mostrandogli la vera me. Ho il coraggio di uscire di casa nelle giornate in cui vorrei rinchiudermi in me stessa. Ho il coraggio di ammettere con me stessa i miei errori e cercare di migliorarmi. Ho il coraggio di ammettere che ho spesso paura, e di indossare lo stesso la mia armatura e scendere in battaglia. Ho il coraggio di chiedere quando non conosco, e di rispondere a chi domanda senza timore di sbagliare. Ho il coraggio di affrontare i ricordi senza scacciarli e trarre da loro nuova forza e determinazione. Ho il coraggio di aspettare, di desiderare, di ascoltare, di sbagliare. Nella vita il coraggio non deve mai mancare. Il coraggio di vivere e di morire. Credo che Il coraggio non è mai stato non avere paura, le persone coraggiose sono proprio quelle che sanno affrontare i loro timori e le loro incertezze e sanno ribaltare a loro vantaggio usandole per diventare ancora più forti, secondo me contro le ingiustizie della vita, le armi migliori sono il coraggio, la pazienza l’ostinazione. Il coraggio fortifica, la pazienza dà pace e l’ostinazione diverte. Giacomo Leopardi diceva che Chi ha il coraggio di ridere è il padrone degli altri; chi ha il coraggio di morire è il padrone della morte, ed è vero!
Nel liberarci dalle paure, la nostra presenza, automaticamente, libera gli altri.
Se riesci a trovare la forza di rialzarti, sappi che iniziare a correre è la cosa migliore da fare.
Nel sempre non c’è certezza, nel mai non c’è paura.
Sembro fragile ma non lo sono. La vita mi ha reso forte, coraggiosa competitiva. Ho tanti difetti ma forse l’unico che mi rende vulnerabile è la mia troppa “sensibilità”. Lo reputo un Difetto perché sa rendermi triste, malinconica. Ho imparato a conviverci, ma quando la vita mi pone davanti certe situazioni; mi anniento e divento ciò che non voglio essere fragile donna che piange anche per uno stupido abbraccio.
Spesso il silenzio crea imbarazzo poiché dà via libera a pensieri a cui non si vorrebbe dare ascolto.