Alex Pramix – Tristezza
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
Mi lascerò consumare dall’odio finché di me non resterà nulla se non il ricordo di ciò che fui un tempo, e che voi avete divorato per saziare il vostro ego. Mi avete tolto tutto, e quando me ne andrò, grazie alle mie memorie vi tormenterò in eterno il sonno e la veglia, perché è questo che fanno i pazzi: rendono la vita un inferno agli altri perché loro per primi ci sono sempre stati gettati.
Lyra era in lacrime. Il suo diletto, il suo ardito, il suo intrepido campione stava per morire, e lei non l’avrebbe tradito distogliendo lo sguardo, perché se mai lui l’avesse guardata doveva vedere i suoi occhi scintillanti di amore e fiducia, non un viso nascosto vilmente, una spalla voltata via per timore.
Più insegui e più non raggiungi, più cerchi e più non sei cercato, più ami e più sai di soffrire.
Non bastano cento coperte per scaldare un cuore ghiacciato da una delusione d’amore.
Lungo la strada della vita dove ogni gradino si allunga come la sofferenza di uno sguardo vuoto perso nel tempo.
L’ultima carezza ci manca tanto, ignari e sconsiderati di quante ne abbiamo lesinate.