Alexandre Cuissardes – Lavoro
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
Se qualcuno viene ucciso va ricercato un assassino, se qualcuno si uccide per malagiustizia o per “la crisi” chi va cercato?
Si scrive “regole”, si pronuncia “burocrazia”.
Chi ha torto ma vuole ragione dice: “io tengo le mie ragioni”. Chi deve giustificarsi per qualcosa che ha commesso dice che “tiene famiglia” chi fa politica non importa che dica niente, sappiamo da noi che “tiene ambizione e faccia di bronzo”
Piuttosto di contrarre una malattia professionale è molto meglio morire d’inedia.
Spetta al creditore, se lo ritiene opportuno, dire che non vuole niente, non al debitore pensare o dire che non deve nulla.
Di solito le dittature quando sono malate vengono “curate” con colpi di stato o rivoluzioni. Quando ad essere malata è una democrazia, siamo di fronte ad un malato incurabile.