Alexandre Cuissardes – Nemico
Se voglio veramente augurare il male a qualcuno gli dico “vorrei che stessi come me”.
Se voglio veramente augurare il male a qualcuno gli dico “vorrei che stessi come me”.
Ci sono persone pubbliche e non alle quali a volte auguriamo di cercarsi un lavoro serio. Forse è meglio non farlo più. Se dovessero mettersi veramente in cerca di un lavoro serio assisteremmo oltre che alla triste fuga dei nostri giovani anche alla fuga dei lavori seri dal nostro paese.
Fra burocrati e banchieriforti oggi come ieri,fra i politici in galera,e le notizie di ogni sera.Con chida tempo ci ha stancatocol citare la bandiera,siamo mesi molto male,forse è meglio premunirsicon mutande di lamiera.
Comincio a pensare che qualcuno ci provi gusto a vedermi stare male, ma ricordatevi “sono dura a morire”
Non possiamo ridurre la burocrazia, dobbiamo ridurre alla ragione le persone e fargliela accettare. Ragione di stato. Gli italiani devono capire ed accettare, sono posti di lavoro.
Ogni categoria mette avanti i suoi uomini migliori, gli eroi. Le mele marce, i fannulloni, i corrotti, sono argomento tabù. Gli eroi ci sono, ma sono sempre uno, anche se moltiplicati per dieci cento o mille, e rappresentano se stessi, il loro valore, prima ancora che la categoria di appartenenza.
Quello che il Male ottiene, sperando di trasformarsi in quello che vorrebbe, ma non può diventare, è logico che agisce contro di lui, si “rivolta” contro chi nasconde scopi di dominio e possesso dietro la sua falsa verità. Qual è la falsa verità? Saperlo è superfluo, perché qualsiasi legge agisce da sé, senza volontà esterne o interne. Quelli che si stanno facendo un mazzo così, ventiquattrore su ventiquattro, con la convinzione di poter mutare le leggi del cosmo in cui vivono, e salvarsi così dalle loro azioni, io non li capisco. È così che rovinano il mondo, ottenebrati dal desiderio di luce, come fosse roba da avere, una quantità superiore a quello che la materia può reggere la fa crollare invece di sorreggerla. Come mai “il creatore” se la prende proprio adesso, a danno fatto, e continua a considerare salvezza quello che è la Sua condanna, è il segno che dovrebbe seriamente rivalutarsi, ma visto che nessuna volontà o spiegazione o avvertimento potrà distoglierlo dalle sue ambizioni e da quelle del Messia, le leggi senza volontà che cerca di conquistare e mutare lo porteranno dove, con le azioni più vili, voleva evitare di andare. L’inferno, il suo habitat naturale.