Alexandre Cuissardes – Politica
Troppo facile per i politici parlare di “metterci la faccia”, quando il paese ci ha già messo il culo.
Troppo facile per i politici parlare di “metterci la faccia”, quando il paese ci ha già messo il culo.
Parafrasando il proverbio “è ladro tanto chi ruba quanto chi para il sacco” potremmo dire che in politica ha colpa tanto chi non governa bene quanto chi si oppone male.
Il passato, compreso quello più recente, è stato abolito. Se mai sopravvive da qualche parte, è in oggetti concreti e privi di un nome che lo definisca. Noi già non sappiamo praticamente nulla della Rivoluzione e degli anni che l’hanno preceduta. Tutti i documenti sono stati distrutti o falsificati, tutti i libri riscritti, tutti i quadri dipinti da capo […] e questo processo è ancora in corso. La storia si è fermata. Non esiste altro che un eterno presente dove il Partito ha sempre ragione. Una volta portata ad effetto di questa azione non resta prova alcuna. La sola prova è nella mia mente, ma non ho alcuna certezza che esistano altri esseri umani con i miei stessi ricordi.
I politici di politica vivono, e bene, i cittadini bravi di politica muoiono, e male.
I potenti devono ricordare che la felicità non nasce dalle ricchezze, ma dal piacere di aiutare la gente in difficoltà.
L’Italia è un patrimonio universale. Gli italiani dovrebbero quindi essere considerati una specie da proteggere… dai loro politici.
Un proverbio dice: “la morte ci deve trovare vivi” ma sembra che in questo periodo ne trovi molti già in agonia oppure mezzi morti, o che tutto sommato non la vedono come il male peggiore.