Alexandre Cuissardes – Politica
Se oggi siamo ridotti così male significa che in questo nostro paese santi, eroi e grandi sono serviti più che altro a dare nomi a piazze e strade.
Se oggi siamo ridotti così male significa che in questo nostro paese santi, eroi e grandi sono serviti più che altro a dare nomi a piazze e strade.
In politica non si candidano i migliori ma quelli con più pelo sullo stomaco, e ne hanno tanto, tolto dalle parti intime posteriori di molti italiani.
I cattivi hanno offerto di più, le pallottole sono per loro, una vecchia propone un’ora al camino fiaba e vino di fuoco compresi nel prezzo, trenta denari in un sacchetto di pelle. Uno per volta, dalle dieci alle dieci, la fiamma acconsente, percepisce un compenso in legna di quercia, io e le mie trenta bottiglie di grappa siamo pronti a reagire, ho un accordo speciale, solo quando saranno vuote le potrò utilizzare per lanci sbagliati su giusti obbiettivi, “senza morto ferire”.
Non devono preoccuparsi, nessuno vuole togliere ai magistrati la loro indipendenza, quella spesso se la tolgono da soli, vorremmo togliere loro la facoltà di decidere senza giustizia ed in tempi biblici.
Quando vedremo qualche magistrato o avvocato o giornalista che “scende o sale” a fare il comune cittadino?
Sono pochi i mestieri che danno la possibilità di fare carriera non con i propri sacrifici ma con quelli degli altri, la politica è uno di questi.
Tali sono i principi dei tre governi; ciò non significa che in una certa repubblica si sia virtuosi, ma che si deve esserlo. Ciò non prova neppure che in una certa monarchia si tenga in conto l’onore e che in uno stato dispotico particolare domini il timore; ma solo che bisognerebbe che così fosse, senza di che il governo sarà imperfetto.