Alexandre Cuissardes – Slogan e motti
Ormai siamo passati dall’essere un paese di furbi, fatto di tanti “chiagne e fotte” ad essere un paese dove gran parte delle persone chiagne, e solo una piccola parte fotte… l’altra.
Ormai siamo passati dall’essere un paese di furbi, fatto di tanti “chiagne e fotte” ad essere un paese dove gran parte delle persone chiagne, e solo una piccola parte fotte… l’altra.
Forse l’odio non è, come si usa dire, “cieco”, ma ha talmente tante persone “degne della sua attenzione” che pur vedendo bene è costretto a colpire alla cieca.
La fragilità degli altri la vediamo, la nostra la sentiamo.
L’uomo inizia la sua carriera con l’amore solitario, sognando però quello a due, pari, lui e lei. Quando lo ha trovato però, spesso passa all’amore dispari, a tre, lui, lei, l’amante. E rischia di tornare al punto di partenza, all’amore solitario.
Sentiamo ripetere da “qualcuno” che se una persona è innocente oppure ha ragione non deve aver timore di affidarsi al giudice terzo, allo stesso modo neppure il giudice terzo se agisce in piena coscienza ed emette sentenze giuste dovrebbe aver paura di essere giudicato per il suo operato.
Inutile incazzarsi, il modo più sicuro per non vederli più non è tentare di cacciarli, tanto non se ne vanno, ma andarcene noi.
Un proverbio dice “quello è così ricco che ha più soldi che capelli in testa”.Chissà che a forza di mantenere donne la caduta di capelli di Berlusconi non sia il segnale che ha meno soldi, o forse si è strappato i capelli per i tanti problemi che ha.