Alexandre Cuissardes – Società
Andrebbe fatto l’esame del palloncino a chi va a votare, chissà quanti ritiri di carte d’identità.
Andrebbe fatto l’esame del palloncino a chi va a votare, chissà quanti ritiri di carte d’identità.
Ormai se ci guardiamo intorno è molto più facile trovare accidenti che parole, più facile bestemmiare che pregare.
Si usa dire che abbiamo i giorni contati. È vero i giorni sono contati ma ci rifiutiamo di ricontarli perché vorrebbe dire ammettere che esiste una fine, non dei numeri, ma del tempo per contare.
Ogni giorno inutile che regalo a me lo tolgo a chi dalla mia fine deve ricominciare.
Il governo è come un neonato: ha un canale alimentare con un grande appetito da una parte e nessun senso di responsabilità dall’altra.
È interessante constatare quanto la stessa “società” che condanna l’intolleranza sembri non comprendere quanto essa ne sia responsabile. In realtà, influenzando e determinando il modo in cui ci si dovrebbe comportare, vestire, mangiare ed “essere”, altro non fa che alimentare una paura, verso alcuni aspetti di se stessi, che generalmente tende ad essere rivolta verso gli altri. Intolleranza, per l’appunto.
La società deve rispettare i diritti inalienabili dell’uomo finché questo rispetta i propri doveri e i diritti degli altri uomini, se ciò venisse a mancare la società deve, in quanto garante dei diritti umani, punire anche con la pena di morte un crimine giudicato grave da meritarla.