Alexandre Cuissardes – Società
Se l’imbecillità fosse un reato le carceri italiane sarebbero piene.
Se l’imbecillità fosse un reato le carceri italiane sarebbero piene.
È l’innocente che deve temere la giustizia, non il colpevole.
I maya non avevano sbagliato a fare i conti, ormai non servono neanche i calendari. Non era il mondo a finire era l’uomo che lo portava all’esasperazione; se guardiamo bene l’uomo sta tornando al suo stato iniziale e non credo che l’evoluzione lo potrà far migliorare. Non sarà curvo come un ominide. Curva sarà la sua ragione non lascia passare più in niente. Per adesso è solo l’inizio della fine. Per adesso siamo solo branchi che vagano per il mondo. Alla ricerca di chi sa cosa in compagnia di chissà chi.
L’unica libertà concessa all’uomo è quella di sentirsi schiavo.
Chissà perché non abbiamo mai sentito i politici dire “siate buoni italiani, prendete esempio da noi”.
È vero che chi tace spesso acconsente, ma è altrettanto vero che chi urla molte volte non conta niente.
Forse sono io che non ho ancora capito come va il mondo, ma qua mi sembra ormai un grande schifo fatto di opportunismo.