Alexandre Cuissardes – Vita
L’ultimo passo, quello lungo, non è un passo perché non sai dove poggerai il piede, è un salto, è il salto.
L’ultimo passo, quello lungo, non è un passo perché non sai dove poggerai il piede, è un salto, è il salto.
Ogni persona ha un suo limite tra il bene e il male. A volte, oltrepassarlo non è un bene. Un buono arrabbiato può far più paura di un cattivo perenne.
La vita è come uno specchio di pensieri.
A tutte quelle persone che hanno cercato di ferirmi. A tutti quelli che hanno anche solo di passaggio sfiorato la mia vita. A tutti quelli che non mi hanno capita o che non hanno nemmeno minimamente provato a farlo. A tutti quelli che si sono sentiti in diritto di criticarmi e giudicarmi. A tutti quelli che pur dedicandogli il mio tempo di me non hanno saputo cogliere niente. A tutti quelli che anche vivendomi non hanno saputo lasciarmi niente dentro. Andate altrove! Perché nella mia vita ho bisogno di chi mi accudisce, di chi resta, di chi mi ascolta e prova a capire. Ho bisogno di chi non mi giudica ma mi appoggia. E soprattutto ho bisogno di chi sa lasciarmi anche un solo attimo positivo, perché di quelli negativi ne ho vissuti e superati abbastanza!
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l’andare degli anni si soffre sempre di più?
Fa paura lasciar entrare qualcuno nella tua vita, dividere con questa persona le ansie, le paure, col rischio di avere una delusione quando si stanca di tutte esse. Fa più paura però affrontarle sempre da solo senza cercare qualcuno che possa alleviartele dividendone con te il peso.
La vita è come un gioco per vincere bisogna rispettare le regole.