Alexandre Cuissardes – Vita
In italia la vita di troppi finisce con una piccola notizia sul giornale ed un necrologio a pagamento dei parenti stretti.
In italia la vita di troppi finisce con una piccola notizia sul giornale ed un necrologio a pagamento dei parenti stretti.
Forse a volte si deve lasciar perdere quelle cose che non si lasciano afferrare. A volte corriamo tanto dietro a qualcosa che non si muove nemmeno un po’ verso di noi. Perdiamo tempo, serenità e spesso ci rimettiamo anima e cuore per poi capire che è stato inutile. Per poi arrivare alla fine ed aver solo rincorso qualcosa o qualcuno che non era come noi lo vedevamo.
Il passato è come l’ombra: puoi voltargli le spalle ma te lo trascinerai sempre dietro.
Le persone più belle sono quelle che con semplicità e umiltà ci donano parte del loro mondo.
La mia vita è una dimora umile ma confortevole, con dozzine di finestre sul mondo e una singola porta che si apre unicamente dall’interno. Una volta fuori, non ti resta che ammirarne la facciata.
Ora, se tu chiedessi ad un ottantenne: “Quanti anni hai?”, lui subito ti risponderebbe: ottanta!Ma se tu insistessi, o fanciullo, e gli chiedessi di togliere dai suoi anni il tempo trascorso a compiacere amici e parenti, ad obbedire ai capi, a lavorare, a far denaro, a studiare, ad odiare e ad amare, e gli dicessi: quanto è il tempo rimasto per te?Ebbene quel vecchio si ccorgerebbe di avere più o meno l’età di un lattante!Che breve non è la vita, ma quella che viviamo!
Alcuni dicono che una parola è morta quando viene detta, io penso che cominci a vivere solo allora.