Alexandre Dumas – Libri
Si crede con facilità ciò che si brama.
Si crede con facilità ciò che si brama.
E nella mia vita ho già avuto due mogli e una l’ho mandata via e dall’altra sono scappato io, e centinaia ragazze-amanti ognuna delle quali è stata da me tradita o imbrogliata in qualche modo, quand’ero giovane e sfrontato e non mi vergognavo di chiedere.Ora osservo il cipiglio della mia faccia nello specchio e lo trovo disgustoso.Abbiamo il sesso nei lombi e vaghiamo e vaghiamo sotto le stelle su duri marciapiedi; selciati e vetri rotti non possono ricevere la nostra dolce baldanza, la nostra dolce finanza.Dovunque, nel mondo, facce torve, senza dimora, senza amore, sordide, vicoli di notte, masturbazione (il vecchio di 60 anni che una volta vidi masturbarsi per due ore di fila nel suo stambugio all’hotel Mills di New York) – (lì dentro non c’era altro che carte – e dolore-).Ah, penso, ma da qualche parte nel corso della notte mi attende una dolce bellezza, che verrà da me e mi prenderà la mano, magari martedì – e io canterò per lei e sarò puro di nuovo e sarò come un giovane Gotama lanciatore di frecce che gareggia per essere premiato da lei.Troppo tardi! Tutti i miei amici stanno diventando vecchi e brutti e grassi, e io pure, e da quella parte non c’è nulla se non speranze che non si concretano – e il Vuoto l’Avrà Vinta.
A volte il nostro destino è già predeterminato e non si può cambiare,ma ci sono altre volte in cui varia a seconda delle decisioni che prendiamo.
Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall’inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all’oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato.Per sempre tua,Penélope.
C’è gente che muore e, con tutto il rispetto, non ci si perde niente. Ma lui era uno di quelli che quando non ci sono più lo senti. Come se il mondo intero diventasse, da un giorno all’altro, un po’ più pesante. Capace che questo pianeta, e tutto quanto, resta a galla nell’aria solo perché ci sono tanti Bartleboom, in giro, che ci pensano loro a tenerlo su. Con quella loro leggerezza. Senza aver la faccia da eroi, ma intanto tengono su la baracca. Sono fatti così.
Quando si è in molti, ogni dialogo diventa un’interminabile discussione. Ma in due si raggiunge a volte la saggezza.
Con l’età si acquista una certa umiltà, Alexander. Più invecchio e più mi sento ignorante. Solo i giovani hanno una spiegazione per ogni cosa. Alla tua età si può essere arroganti e non ha molta importanza fare brutte figure.