Ambrose Gwinnett Bierce – Destino
Destino: l’autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Destino: l’autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Per caso ti accorgi delle cose, per caso ma non è mai un caso.
Siamo narratori della nostra vita. Siamo onniscienti del tempo e della sorte.
Quanti treni guardiamo passare impassibili e non sapremo mai dove avrebbero potuto condurci. Continuiamo semplicemente a mentire a noi stessi, ripetendoci che non erano quelli giusti, invece di ammettere, che al momento del loro passaggio, noi non avevamo il coraggio di salirci sopra.
Quanti sogni da realizzare, quanti progetti da portare a termine, quando si è giovani niente può scalfirci. Poi gli anni passano e ci accorgiamo che il tempo è volato, i nostri progetti e i nostri sogni ci sembrano ormai irraggiungibili. Io credo non ci sia un’età per sognare, ne per fare progetti. Quello che non bisognerebbe mai perdere è la gioia di vivere, fino all’ultimo respiro.
Esistono Attimi infinitesimali che possiedono la capacità di far percepire tutto all’ennesima potenza.
Dio ha assassinato e sta guerreggiando contro l’odio o contro l’amore? Risponda onestamente, e vedrà il suo futuro. Il male è soltanto il bene che non era suo, dei suoi angeli, e dei “santi”. Provi a guardare nello schermo, le immagini confuse e accavallate, quasi senza tempo, nascoste dietro l’oro e i gioielli dello spirito, dietro le terre che sta conquistando, ammucchiando, uccidendo o corrompendo chi ci stava prima. Con tutta la sua onniscienza non si accorge che avere non è e non sarà essere. Lo spirito è la sua condanna. Non vorrebbe vedere il risultato delle sue azioni, eppure esisteva già prima che le compisse. Osservi gli uccelli, le sue creature più fragili, che gridano disperati verso il loro padre perché già conoscono il suo destino, lo stesso di tutti loro.