Amedeo Rotondi – Morte
La nascita è il sonno dell’anima, è l’oblio; la morte è il risveglio.
La nascita è il sonno dell’anima, è l’oblio; la morte è il risveglio.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Se si aspetta di morire per scoprire la vita dopo la morte, non si trova nulla.
È attraverso la morte delle persone a noi più care che si manifesta la caducità della vita!
La paura della morte rende l’uomo un essere metafisico.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
C’è solo una differenza tra un uomo e un cubetto di ghiaccio, l’uomo avrà il terrore di sciogliersi, al cubetto invece è stato dato il privilegio di non provare nulla.