Amharref Walid – Comportamento
A parlare siamo tutti bravi, ma provate a parlare dentro una vasca d”acqua, molto di quello che direte saranno solamente balle o bolle.
A parlare siamo tutti bravi, ma provate a parlare dentro una vasca d”acqua, molto di quello che direte saranno solamente balle o bolle.
L’altruismo che c’è nei piccoli gesti di un bambino, fa rimettere in discussione l’animo degli adulti.
Chi Isola si sente tra gli altri è spesso assente,ma chi non si confronta con la genteneanche a se stesso è poi presente.Un occhio chiuso tra quattro mura,non ha coscienza della propria misura.
Prendi due persone: una che ride e una che piange. Si sa, ridere è facile, sono capaci tutti a ridere. Anche se non si ha voglia un sorriso falso fa comodo nella vita di tutti i giorni; mentre piangere, beh, piangere… o sei un attore oppure deve esserci una motivazione valida un sentimento vero che può essere di gioia di tristezza di nervosismo di commozione di malinconia… e allora vi chiedo perché chi ride sempre statisticamente è visto meglio in un gruppo, ha più successo in amore, ha più sucesso sul lavoro, ha più successo in tante altre situazioni in genere di chi fa scappare qualche lacrima in pubblico, di chi spesso piange per un film, per un semplice gesto di vita quotidiana, per una bella o cattiva notizia? La motivazione sta in uno strano comportamento psicologico la persona umana viene attratta di più verso uno stato di felicità costante e continuativa anche se apparente e falsa… e allora in mezzo alla gente devi ridere mentre per piangere o lo fai quando sei solo o aspetti un giorno di pioggia. Triste storia!
Ti ringrazio di avermi aperto gli occhi, ora so cosa non vorrò mai diventare: una…
Una persona capace di odiare è una persona incapace d’amare.
Quando non si sa di cosa aver paura… si ha paura di tutto.Se un pericolo lo conosci, puoi fare due cose: o lo temi e lo eviti o trovi il modo di affrontarlo e combatterlo.La conoscenza di ciò che si ignora dovrebbe portare ad una maggiore consapevolezza degli intenti.In sintesi… è meglio “sapere” o “non sapere?”.