Quinto Ennio – Amico
L’amico sicuro si riconosce nell’incerta fortuna.
L’amico sicuro si riconosce nell’incerta fortuna.
Era un uomo così antipatico, che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis.
Chi ama, se non si propone quello che è il vero e giusto scopo dell’amore, è uno che si mette in mare al solo fine di patire la nausea.
Chi può dar leggi agli amanti? L’amore è in sé la legge più grande.
Se tu abbia un amico, o solo uno che tale si dice, te lo chiarirà la sventura.
Ero irato con il mio amico: glielo dissi, e la mia ira sbollì. Ero irato con il mio nemico: non glielo dissi, e la mia ira inacerbì.
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.
Nella sventura dei nostri migliori amici, troviamo sempre qualcosa che non ci dispiace del tutto.
Tutti si dicono amici, ma pazzo chi se ne fida; nulla è più comune del nome, nulla più raro della cosa.
Un amico, di fatto, non è quello che tra filosofi chiamano l’Altro necessario; è l’altro superfluo.
Se non facessimo parte di un gruppo, litigheremmo a casa. Se avessimo un negozio di frutta e verdura, una cosa tipo Gallagher’s Greengrocers, litigheremmo su come sistemare le mele o le maledette pere.
Non ti prometto di volerti bene per sempre perchè nulla è eterno, ma prometto che smetterò di volerti bene solo un’attimo prima che l’eterno finisca…
L’amicizia è una goccia celeste che Dio depose nel calice della vita.
Un Amico non è colui che non sbaglia mai nei tuoi confronti, non è quella persona che riesce sempre e comunque a capirti; questi sono casi rarissimi. L’Amico è quella persona che riesci a perdonare, quando sbaglia, senza che qualcuno te lo chieda.
Dagli amici mi guardi Iddio che dal nemico mi guardo io.
Amico mio, non pensiamo al domani e cogliamo insieme quest’attimo della vita che trascorre.