Analìa Scarpone – Tristezza
Lasciati trascinare sia dalla gioia sia dallo sconforto e tutto sarà più facile; il malessere che sentiamo non è altro che la resistenza che poniamo davanti alle situazioni.
Lasciati trascinare sia dalla gioia sia dallo sconforto e tutto sarà più facile; il malessere che sentiamo non è altro che la resistenza che poniamo davanti alle situazioni.
Notte sei silenziosa tu notte, neanche tu parli. Forse anche tu come me sei delusa? Notte mi stai ascoltando? Avvolgimi notte, tu amica dei miei pensieri, notte, tienimi stretta mentre accogli le mie lacrime. Notte tu, che accogli la mia tristezza notte tu, tienimi stretta e fammi compagnia!
Ho scritto cose piangendo.
La tristezza è una compagna di viaggio indispensabile in questa vita, è grazie a lei che possiamo apprezzare gli attimi di felicità che viviamo, senza non sapremmo riconoscerli e gustarli.
Capita, di sentirsi vuoti dentro. Di fermarsi, osservarsi e non riconoscersi più. Non siamo cambiati. No. Siamo solo, pian piano, distrutti. Ti senti l’anima a brandelli e ti chiedi come hai fatto a non accorgertene. Ma lo sapevi. Lo sapevi benissimo. Il fatto è che l’hai sempre tenuto nascosto, agli altri e a te stessa. Hai finto sorrisi ricacciando le lacrime, soffocando sentimenti. E ora hai l’animo pieno di parole non dette e altre che ti hanno spezzato il cuore.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Abbiamo troppo da lottare ogni giorno per ricordarci quanto piacevole sia la vita. Si fa presto a dire che non si deve mollare, che la vita è preziosa, ma quale prezzo abbia una vita “in ginocchio” solo chi la vive lo sa.