Andrea De Candia – Morte
Non è la morte a sottrarmi l’invincibilità, ma il sonno.
Non è la morte a sottrarmi l’invincibilità, ma il sonno.
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
Non bisogna ricordarsi delle persone a cui abbiamo voluto e continuiamo a volere bene solo un giorno all’anno, non servono mille fiori o candele, basta un pensiero quotidiano.
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l’arco del palato, quando anche l’ugola non sente l’arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.
La più crudele eredità della morte è che spesso lascia gli altri prigionieri della vita.
Non si potrebbe mai dimenticare chi ora è tra le stelle, ma sempre con te, al tuo fianco e nel tuo cuore.