Andrea De Candia – Stati d’Animo
Tutti vorrebbero avere dei superpoteri, ma nessuno pensa al fatto che ad averli si soffre di più.
Tutti vorrebbero avere dei superpoteri, ma nessuno pensa al fatto che ad averli si soffre di più.
Il freddo si sopporta, le delusioni no.
La stanza dove vivo è ottusa, un po’ stretta, i muri all’apparenza imbiancati di fresco, fanno sembrare tutto pulito, non guardo le pareti, anche se per attimi mi appoggio spalle al muro, ma io sono “quella dell’anima”, quella che custodisce nel cuore gli attimi, come foto ad impreziosire tutto ciò che può impoverire la realtà. Nella mia stanza entra ogni giorno la luce di coloro che regalano respiri e sorrisi, attimi e pensieri, no, non da lontano, io voglio respirare, inebriarmi di vita, di cielo e di mare, di terra che sporca piedi nudi e questa non è che una stanza ed io in una stanza, non so stare.
Fin quando resteremo in mezzo alla folla che urla, come faremo a comprendere? Preferisco tirarmi da parte, sedermi su una panchina e attendere. Semmai qualcun altro dovesse fare la stessa mia scelta, allora potremo guardarci negli occhi e dirci tutto. Sarà stupendo!
Vorrei vedere più valori e meno materialismo. Mi piacerebbe vedere risaltare concretezza, dignità e sani principi. Invece vedo un grande spreco di materialismo, di svendita di valori e bugie che vivono di ipocrisia.
Ho l’abitudine di rispettare il dolore degli altri: mi pare che il trarre profitto della debolezza nella quale il dolore prostra la carne e lo spirito di una donna sia la più bassa degradazione fisica e psichica in cui è concesso al maschio di cadere.
Nel nostro cuore si conservano le più belle lettere mai scritte.