Andrea De Carlo – Libri
I libri sono di chi legge.
I libri sono di chi legge.
Alcuni scrittori per scrivere hanno bisogno della vena. Altri dell’avena.
Io amo Primula. Non posso parlare con lei, e sento questa mancanza come uno strappo, un dolore senza fine. Non mi bastano e non le bastano i gesti, le carezze, gli sguardi: tutto ciò è di una dolcezza animale che riempie solo una minima parte dello spazio comune: come un continuo rispondere senza domande. Come se per dipingere avessi tutto tranne i colori.
Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande letteratura, se ne vuole sempre di più.
“Allora non approva il suicidio?””No, è un modo vile di porre fine ai proprio guai. Meglio superarli o sopportarli con coraggio.”
Avvicinò lentamente il suo viso al mio, sfiorandomi con la guancia gelata. Restai assolutamente immobile. «Mmm… », gemette, con un sospiro profondo. Con lui che mi toccava, così vicino, era molto difficile formulare una domanda coerente. Mi ci volle un minuto buono per riuscire ad aprire bocca di nuovo.
Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.