Andrea G. Pinketts – Sogno
Nel delirium tremens il buon Weber vedeva scarafaggi immaginari. Nella vita di tutti i giorni se li mangiava, e di gusto. Uno dei pochi uomini al mondo a nutrirsi dei propri sogni
Nel delirium tremens il buon Weber vedeva scarafaggi immaginari. Nella vita di tutti i giorni se li mangiava, e di gusto. Uno dei pochi uomini al mondo a nutrirsi dei propri sogni
Io scrivo a mano mentre gli altri scrivono con i piedi. Io scrivo a mano perché una mano lava l’altra e le mie sono sporche d’inchiostro. Io scrivo a penna, puntuta, Dupont. È questo il punto. Io scrivo a penna perché le sensazioni vibrano attraverso un mezzo quasi da rabdomante. Io scrivo a penna e in stampatello per stampare in faccia al popolo bue la verità delle vacche sacre. Io scrivo a mano perché scrivere equivale a pugnalare, a pugnalare il resto che non mi appartiene.
I sogni sono necessari alla vita.
Avevo solo un sogno da realizzare: non realizzarlo.
Io credo nei miei sogni e spero tanto che anche loro credano in me.
Voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho!
Ho nell’anima semplici emozioni, sani interessi, abbozzate dalle sfumature del mio cuore. Lasciatemi sognare, donatemi un cielo limpido, dove io possa volare.