Andrea Rubini – Stati d’Animo
La risata violenta in un contesto modesto accoglie l’eco di un antico dolore.
La risata violenta in un contesto modesto accoglie l’eco di un antico dolore.
Non faccio vedere la mia fragilità. A volte nessuno capisce quanto sensibile io sia: piango si, perché sono umana, di carne e ossa, ho anche un cuore e un’anima. Piango si, perché ho sofferto, e continuo a soffrire. Il mio pianto non è debolezza, anzi è grido, disperazione, perché sono una persona che sogna, lotta, e spera che un giorno qualcuno si accorga che ci sono anch’io in queste mondo.
Non solo sento e percepisco, bensì sono in grado di domandarmi che cosa sento e percepisco, nonché anche d’indagare che cosa significhi per me ciò che sento e percepisco.
Ti ricorderai dei tempi che sono stati nel momento in cui guardarli non farà più male. Amerai incondizionatamente i sogni e le paure che hai elaborato nella mente. Ma non dimenticherai il dolore e tanto meno la tua rinascita. Te la ricorderai così bene da fare in modo che i tuoi passi siano più decisi e farai in modo che la tua persona si soffermi sempre meno laddove non ha basi per restare.
Ogni volta i miei sogni s’infrangono sulla tua insensibilità al mio sentimento!
Non vi fidate mai di chi dice di essere molto sensibile, le persone che lo sono veramente non ve lo direbbero mai perché non vogliono farvi preoccupare per i loro sentimenti.
Quando qualcosa si rompe e si divide a metà, uno non può rimanere lì nel mezzo, finirebbe solo col perdere tutto e ritornare a casa senza niente.