Angela Cicolari – Abitudine
Quando si desiderano sempre e solo i soldi si sarebbe disposti pure a credere che gli uccelli volino a testa in giù.
Quando si desiderano sempre e solo i soldi si sarebbe disposti pure a credere che gli uccelli volino a testa in giù.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Quando si dice “prenderla con filosofia”: Se qualcuno mi manda al diavolo, mi procuro il diavolo come amico.
La fama degli uomini spesso è solo leggenda metropolitana.
La forza è una delle tante virtù della natura, ma ce ne sono anche molte altre. Più forte di tutte è la saggezza. Senza di questa infatti persino la conoscenza, il sapere, non serve.
L’abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi più aver sonno abituati a restare sveglio, se non vuoi più piangere abituati a soffrire.
Cosa c’è oltre il ponte? C’è chi dice il paradiso, ma io credo ci sia l’inferno. Uno spirito usato, anzi consumato, per costruirsi prole ed esteriorità, è un’illusione. Peggio, forse, il padre ed il maestro che illudono i loro figli, che costruiscono qualcosa con il rapimento e la mensa. Il punto d’arrivo è lo stesso punto di partenza, raso al suolo dalla troppa energia (acqua-fuoco) che lo spirito immette nella realtà. La fonte può diventare termine ultimo di tutte le cose. L’universo è come un albero, che si dirama da un “punto” o “luogo”. Come per tutti gli alberi, troppa acqua lo debilita, se all’apparenza è robusto e bello, all’interno comincia a deteriorarsi, e il suolo dove poggia a cedere, a sfaldarsi. Se “laggiù” c’è una piantagione di alberi, ci sarà la reazione a catena più tremenda che nemmeno un immortale potrà mai immaginare.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Quando si dice “prenderla con filosofia”: Se qualcuno mi manda al diavolo, mi procuro il diavolo come amico.
La fama degli uomini spesso è solo leggenda metropolitana.
La forza è una delle tante virtù della natura, ma ce ne sono anche molte altre. Più forte di tutte è la saggezza. Senza di questa infatti persino la conoscenza, il sapere, non serve.
L’abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi più aver sonno abituati a restare sveglio, se non vuoi più piangere abituati a soffrire.
Cosa c’è oltre il ponte? C’è chi dice il paradiso, ma io credo ci sia l’inferno. Uno spirito usato, anzi consumato, per costruirsi prole ed esteriorità, è un’illusione. Peggio, forse, il padre ed il maestro che illudono i loro figli, che costruiscono qualcosa con il rapimento e la mensa. Il punto d’arrivo è lo stesso punto di partenza, raso al suolo dalla troppa energia (acqua-fuoco) che lo spirito immette nella realtà. La fonte può diventare termine ultimo di tutte le cose. L’universo è come un albero, che si dirama da un “punto” o “luogo”. Come per tutti gli alberi, troppa acqua lo debilita, se all’apparenza è robusto e bello, all’interno comincia a deteriorarsi, e il suolo dove poggia a cedere, a sfaldarsi. Se “laggiù” c’è una piantagione di alberi, ci sarà la reazione a catena più tremenda che nemmeno un immortale potrà mai immaginare.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Quando si dice “prenderla con filosofia”: Se qualcuno mi manda al diavolo, mi procuro il diavolo come amico.
La fama degli uomini spesso è solo leggenda metropolitana.
La forza è una delle tante virtù della natura, ma ce ne sono anche molte altre. Più forte di tutte è la saggezza. Senza di questa infatti persino la conoscenza, il sapere, non serve.
L’abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi più aver sonno abituati a restare sveglio, se non vuoi più piangere abituati a soffrire.
Cosa c’è oltre il ponte? C’è chi dice il paradiso, ma io credo ci sia l’inferno. Uno spirito usato, anzi consumato, per costruirsi prole ed esteriorità, è un’illusione. Peggio, forse, il padre ed il maestro che illudono i loro figli, che costruiscono qualcosa con il rapimento e la mensa. Il punto d’arrivo è lo stesso punto di partenza, raso al suolo dalla troppa energia (acqua-fuoco) che lo spirito immette nella realtà. La fonte può diventare termine ultimo di tutte le cose. L’universo è come un albero, che si dirama da un “punto” o “luogo”. Come per tutti gli alberi, troppa acqua lo debilita, se all’apparenza è robusto e bello, all’interno comincia a deteriorarsi, e il suolo dove poggia a cedere, a sfaldarsi. Se “laggiù” c’è una piantagione di alberi, ci sarà la reazione a catena più tremenda che nemmeno un immortale potrà mai immaginare.