Angela Randisi – Ricordi
A volte le mappe della memoria sono offuscate dalla polvere del tempo e i ricordi diventano solo un frammento senza certezze.
A volte le mappe della memoria sono offuscate dalla polvere del tempo e i ricordi diventano solo un frammento senza certezze.
Mi avvicino… sento il tuo odore e la mia mente mi porta ai ricordi della mia infanzia… rumori di risate, profumo del sugo buono, filastrocche e canzoni di altri tempi e ninna nanne che ormai nessuno canta più… forte… si… tu forte come una roccia davi sicurezza e certezza alla mia vita! Mi avvicino e sei piccola indifesa come lo ero io quando ti prendevi cura di me! Ti accarezzo e i bacio e vorrei che fossi tu a farlo, ti ho chiamata hai accennato un sorriso e nel mio cuore spero solo tu mi abbai riconosciuta. Vorrei raccontarti tante cose ma non ci riesco e spero solo tu possa sentire col cuore quello che ormai la mente non ti fa più sentire. Vorrei tenerti con me per sempre e questo sarà fatto perché nemmeno la morte riuscirà a portarti via dai miei ricordi dal mio sangue dalla mia anima e dal mio cuore. Nonna ti amo.
Quante parole rimaste nel cuore, quante non hanno avuto il coraggio di oltrepassare l’orizzonte dei sogni, quante parole rimaste naufragate, quante parole ti ho trattenute? Tante. Ora son rimaste silenzi che fan eco e camminano tra i pensieri, silenzi attaccati alle pareti dell’anima. Dimmi, quante?
La vita ti metterà alla prova e solo tu sarai l’artefice del tuo destino. Non…
Quando c’erano ancora mamma e papà non sapevamo di essere felici.
Volteggiano i ricordi, come quelle foglie che si staccano dai rami e sospinte dal vento vanno a posarsi dolcemente nella radura sottostante.
Tutto ciò che arde va alimentato. Anche la più potente delle fiamme se non viene nutrita si spegne.