Anna Magnani – Cucina
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.
Non c’è uomo che non mangi e non beva; pochi, però, sono quelli che apprezzano il buon sapore.
Nel divenire vecchio,molto spesso il piacere della tavola,prende il posto del piacere del letto.
È strano come una teiera possa rappresentareallo stesso tempo la pace della solitudinee il piacere della compagnia.
La cucina è il regno della casalinga perfetta.
I lavoratori delle piantagioni recavano il vischio del cacao molle attaccato alla pianta dei piedi, come una spessa scorza che nessun’acqua al mondo avrebbe mai potuto lavare. Ma tutti, lavoratori, jaguncos, colonnelli, avvocati, medici, commercianti ed esportatori, avevano il vischio del cacao attaccato all’anima, nel profondo del cuore.
Odio friggere le melanzane!Se stai davanti alla padella non si friggono mai, ma se ti allontani un attimo ecco che si bruciano senza nessuna pietà!