Anna Maria D’Alò – Sogno
Spesso i sogni ci imprigionano nella loro realtà colorata, che noi ci cuciamo addosso per indossarla, ma è solo un abito di carta che al primo vento si strappa per destarci.
Spesso i sogni ci imprigionano nella loro realtà colorata, che noi ci cuciamo addosso per indossarla, ma è solo un abito di carta che al primo vento si strappa per destarci.
Spesso la bellezza è schiava della sua bellezza.
Un bambino guardò una stella e si mise a piangere.La stella disse:”Bambino perchè piangi?”Allora il bambino disse:”Sei così lontana non potrò mai toccarti.”La stella rispose:”Bambino se io non fossi già nel tuo cuore tu non potresti vedermi…”
Il passato è l’infanzia del nostro presente.
Durante il giorno rincorriamo i tic tac delle ore con il desiderio di raggiungere i sogni. Le stanchezze svaniscono, i sogni ci avvolgono.
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
Torna il riposo, lì dove il sogno continua.