Anna Maria D’Alò – Tristezza
ll dolore è la finestra da cui si può apprezzare la bellezza della vita.
ll dolore è la finestra da cui si può apprezzare la bellezza della vita.
Le poche sterili parole della nostra epoca vengono strappate dolorosamente al silenzio. Abbiamo cominciato a tacere da ragazzi, a tavola, di fronte ai nostri genitori. Noi stavamo zitti per protesta e per sdegno. Eravamo ricchi del nostro silenzio. Adesso ne siamo vergognosi e disperati e ne conosciamo tutta la miseria, ma il silenzio può essere universale e profondo. Il silenzio può raggiungere una forma di infelicità chiusa, mostruosa, avvizzire i giorni della giovinezza, fare amaro il pane. Può portare alla morte. Perché il silenzio è un peccato un peccato comune a tanti nostri simili nella nostra epoca, è il frutto amaro della nostra epoca malsana.
È strano come una situazione, un momento particolare della vita, possa farti cambiare. È strano come una situazione possa portarti a pensare che qualcuno abbia preso in giro i tuoi sentimenti, ma forse non immagina che in quel determinato momento tu possa stare male, possa soffrire dentro da volerti chiudere in te stessa. Potessi avere la bacchetta magica vorrei tornare indietro in quel preciso istante, stringerti forte a me e dirti che il bene che provo per te è immenso e sincero.
quando una persona ti chiede che cos’hai e tu rispondi niente, se davvero ascolta la tua risposta dovrebbe capireche tu non hai niente perché ti manca tutto.
Un alito di vento, un profumo, sta forse arrivando la primavera dentro al mio inverno?
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
Ci sono dei momenti in cui ho un estremo bisogno di credere che ci sia dell’altro al di fuori di questa vita.