Annamaria Crugliano – Tristezza
L’immaginazione del dolore è più forte e reale del dolore stesso.
L’immaginazione del dolore è più forte e reale del dolore stesso.
L’uomo del circo si guarda allo specchio mentre lentamente dal viso toglie il trucco e quando lo sorprende la notte, si spoglia di tutto: delle risa, dei sogni, delle gioie e dei dolori in una fredda lunga e buia notte che da tempo cerca colori.
Sei importante… sono riuscita a dirlo ad una sola persona nella mia vita. Chissà se sarò in grado di dirlo ancora!
L’ultima carezza ci manca tanto, ignari e sconsiderati di quante ne abbiamo lesinate.
Quando un amore finisce, quando la delusione ci assale, non dovremmo mai lasciarci andare così tanto fino ad annullarci, fino al punto di dimenticarci di noi stessi. È vero, il dolore può graffiarci l’anima fino a farla sanguinare, ma non facciamo in modo che esso ci divori. Se quella traccia incancellabile ci avrà reso persone migliori, anche la sofferenza avrà avuto un senso ed il ricordo che ne rimarrà, sarà come una delicata carezza sul cuore.
Non è vero che la solitudine è una scelta, la solitudine è una prigione in cui ci si rinchiude per paura della sofferenza.
Chi mangia il frutto della sofferenza ne riscontra l’immediato e dannoso effetto.